venerdì, luglio 22, 2016

Pink Floyd - Another Brick in the Wall, Part II/Learning to fly


Ladies and Gentlemen, ...The Pink Floyd.

Facciamo subito una premessa, colpevolmente fino ad adesso non avevo parlato del mio gruppo preferito di sempre, ma solo per non cadere nel banale.
Quando parli dei Pink Floyd, rischi il doppio, in quanto puoi parlarne in modo approssimativo o essere decisamente prolisso, risultando borioso.

Una brutta gatta da pelare!!!

No dark sarcasm in the classroom

...mi verrebbe da dire.

Ho deciso che parlerò di come mi sono innamorato della loro musica e quindi indirettamente e platonicamente di loro.

Nei primi anni Ottanta (lacrimuccia per gli anni '80) mio fratello più grande di me, stava consumando letteralmente "The Wall" opera iconica del gruppo inglese, ...io avevo circa 7/8 anni.
Il video di "Another Brick in the Wall" si svolgeva in un'atmosfera molto cupa dalle sottotrame politiche, animazioni montate ad arte inframmezzate da un forte senso di disagio e paranoia.

Non avevo ancora l'età giusta per capire quella canzone, quel video, quell'arte, quelle metafore, ...quel senso.

L'età della ragione arrivò nel 1987 con l'uscita del nuovo progetto "A Momentary Lapse of Reason".
Roger Waters aveva dato l'addio al gruppo, e solo per motivi legali e contrattuali Richard Wright, tastierista dei Pink Floyd, risultava come semplice ospite.
David Gilmour e Nick Mason vinsero la battaglia legale per continuare ad utilizzare il nome della band, e insieme a diversi collaboratori, scrittori, e musicisti di primo livello del panorama britannico diedero vita a questa nuova avventura.

Ormai 14enne riuscii a capire meglio i Pink Floyd, quella loro profondità, i testi, le melodie,...

A quel tempo ascoltavo molta musica e imparavo pure a farla.

Le tastiere erano la mia fissa, e Richard Wright e i Pink Floyd contribuirono molto alla mia formazione.
Ricordo ancora con nostalgia dei pomeriggi passati al paese dai miei nonni con la mia tastiera (che in realtà non era mia, perchè mi fu prestata) mentre cercavo di "decifrare" lo spartito di "A Momentary Lapse of Reason", ...con mia nonna, una signora anziana conservatrice e molto all'antica che non riusciva a farsene una ragione.

Quell'anno fu per me un Big Bang.

Un'esplosione di idee, musica, gioia, calore, felicità, poi ancora idee, folletti che urlavano al mondo la propria voglia di vivere, tanta voglia di correre intorno al mondo, e poi fermarsi per ascoltare gli splendidi assoli di Gilmour, rannicchiarsi come per rinascere,...

...e invece spiccare il volo, imparando a volare.



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