domenica, aprile 26, 2009

Dracula vive a Torino


Il 16-17-18 aprile presso il Teatro Espace, si è rappresentato per la prima volta in Italia il "Dracula" di Hamilton Deane e John Balderston.
Negli anni Venti, a Broadway fu un evento, ...quello spettacolo servì ad ispirare centinaia di autori attratti dalla mitologia del vampiro più famoso del mondo.
Antonello Panero è il primo in Italia, con la collaborazione di Massimo Chionetti a tradurre e a portare in scena quella rappresentazione.

Chapeau!!!

Da qualche settimana prima prevendono l'abbondante flusso di spettatori avevo preventivamente prenotato i biglietti.
E' sabato e sono appena uscito dal lavoro, ...giusto il tempo di chiamare Jessica, e venirle incontro alla fermata del bus.
Ci buttiamo dentro ad una pizzeria del centro, ...una cena veloce e poi via, purtroppo il tempo è tiranno.
A piedi raggiungiamo il teatro, non distante dal centro della città, ...paghiamo i nostri biglietti, e ci accomodiamo.

"Mamma mia, quanta gente!!!"

L'attesa incomincia a farsi sentire, il pubblico rumoreggia, ...ma una ventina di minuti dopo il nostro ingresso in sala, ...si apre il sipario.

Il viso del conte Dracula si scorge come una presenza oscura già nell'intro.
La storia come ben saprete è tratta dal celebre romanzo di Bram Stoker, ...la storia è ambientata presso la struttura sanitaria in cui è ricoverata una ragazza di buona famiglia, colpita da un'oscuro male.
Al fine di aiutare la giovane donna, viene chiamato Van Helsing, ex professore del dottor Seward, colui che si rende conto per primo dell'inspiegabilità del suo male.
Si scoprirà ben presto, che dietro a tutto ciò c'è l'influenza tetra del conte Dracula, un nobile dall'aspetto tenebroso.

Federico Sacchi è un'ottimo Dracula, tenendo presente che è un esordiente totale, alla sua prima esperienza.
Voce profonda, impostata, un'autentica rivelazione dello spettacolo, un magnetismo intrinseco contraddistinto da una predisposizione natuarale per rappresentare al meglio un'icona popolare come quella del conte.

La direzione dello spettacolo è affidata alle sapienti mani di Antonello Panero, autore e regista di grande livello della Torino teatrale.

Svestiti i panni dei loro personaggi, Federico e Antonello sono due buoni colleghi di lavoro e amici.

La recitazione mi è sembrata in alcune parti dell'esibizione un po' troppo formale, rigida, non molto naturale, ma uno spettacolo come il "Dracula" originale, deve essere visto da un punto di vista complessivo. Lo spessore degli attori non si discute.
Lo spettatore fa parte dello spettacolo stesso, l'intensità scaturita dalla rappresentazione deve avvolgerlo, portandolo ad assaporare i gusti del racconto.

Insomma, ...un autentico ed efficace "Dracula", realizzato con entusiasmo da una compagnia fiera ed orgogliosa.



DRACULA
di Hamilton Deane e John Balderston
Prima traduzione italiana autorizzata e depositata di Antonello Panero
Collaborazione al testo di Massimo Chionetti
16, 17, 18 aprile 2009, ore 21:00 - Teatro L’Espace, via Mantova 38, Torino

Con Davide Bernardi, Massimiliano Bortolan, Massimo Chionetti, Enrico Cravero, Fabio De Remigis, Federico Sacchi, Patrizia Schneeberger, Veronica Stilla.
Luci e suono: Michele Di Rocco.
Scenografie: Marco Mancin.
Fotografi di scena: Eloise Nania e Giorgio Violino.
Elaborazioni grafiche: Massimiliano Gallo.
Assistente di scena: Giovanni Costanza.
Aiuto regista: Massimiliano Bortolan.

Regia di Antonello Panero.


Associazione Culturale Thealtro
Il blog di Antonello Panero
Teatro L’Espace

domenica, aprile 12, 2009

Comunicazione - Parte seconda

Anch’io come ben sapete mi sono iscritto a Facebook, …e devo confessarvi che l’ho fatto seguendo la corrente, la moda del momento, …incuriosito dal sito e dalle potenzialità della piattaforma.
Grazie a tutto questo ho potuto riallacciare vecchie amicizie e consolidarne alcune che credevo in crisi o addirittura perdute, …ma soprattutto ho potuto restare in contatto con amici geograficamente lontani.

Facebook – Diavolo o Acquasanta?

La ricerca di un’amicizia “informatica” ha una doppia faccia, come una moneta, come Harvey Dent (qui ci vuole un po’ di cultura fumettistica) da un lato abbiamo il piacere di conoscere una persona con gli stessi nostri gusti, qualunque essi siano, …dall’altra abbiamo la possibile crescita sostanziale di una delusione generata dall’illusione che ci siamo costruiti intorno nel caso in cui il nostro rapporto di “amicizia” venga meno.

Come nella vita normale, …aggiungerei io.

Per semplicità alcune persone hanno accostato i loro sentimenti all’interno di una scatola tecnologica e hanno trasformato in digitale le loro coscienze, perdendone i sapori, i gusti nonché gli odori di una sana relazione.
Questo è sbagliato!!!

Il mezzo non è sbagliato, semmai come viene utilizzato.

Inizialmente ho conosciuto diverse persone sui blog, …raccontare la mia vita quotidiana, mi ha permesso di condividere umori ed emozioni, …consentendomi di confrontarmi con loro.
Un diario personale fatto di zero ed uno.
Ho conosciuto persone con gli stessi miei gusti, e mi sono guadagnato la loro fiducia con rispetto cortesia, imparando ad ascoltare, …ma anche a restituire il favore.
Non ho mai dimenticato gli amici in carne ed ossa, …ma ho sempre cercato anche se con riguardoso sforzo di mantenere un legame con tutti quanti.
Alcune amicizie prevalgono, …mi sembra giusto e doveroso, …anche se personalmente non mi è mai piaciuto fare classifiche.

Diventare fan di qualche personaggio famoso su Facebook, vuol dire tenersi aggiornati sulla sua carriera, …essendo uno sportivo ed un cinefilo (e non un cinofilo come sta cercando di convincermi il correttore automatico di Microsoft Word), questi comunicati possono tornare utili.

La creazione di gruppi si è moltiplicata a macchia d’olio, ma sono stati creati al fine unico di creare aggregazione, …con la complicità di condivisione di idee e pensieri comuni.

La comodità nasce quando si crea un evento, perché grazie a questa piattaforma è possibile avvertire il popolo internauta di uno spettacolo, di una festa o di un’importante ricorrenza, con pochi click di mouse.
La comunicazione globale, infatti si fa forte grazie ad applicazioni di questa categoria, in grado di raggiungere il proprio obiettivo con costi quasi pari a zero.

Quando si crea così tanta comunicazione si crea altresì tanta incomunicazione, …per ogni forza, ne esiste una di uguale valore ma contraria.
Commentare a sproposito o commentare qualunque scritto si veda passare sotto gli occhi, può essere valutato in maniera differente a seconda delle variabili.

Il giusto equilibrio potrebbe essere la soluzione.

Purtroppo l’ironia e la battuta, nonostante siano in grado di essere scritte in buona fede, potrebbero essere male interpretate, e dare adito ad equivoci, supportate dal fatto che la scrittura non permette di utilizzare un tono.

Qualcuno potrebbe dire che esistono le “emoticons”, …ma non è la stessa cosa.

La critica, allo stesso modo e con la medesima misura, può essere espressa liberamente, ma senza i relativi parametri per non equivocarla si rischia di ricevere un’amara delusione.

Le falsità e le ipocrisie ci sono e ci saranno sempre a tutti i livelli della nostra vita, …ma dovremmo imparare a conviverci, reagendo quando ci toccano e ci fanno male, …ma ricordando con rispetto che la vita stessa è conoscenza, confronto, e libertà di poter scegliere, …sbagliando a volte,...

…ed essere fieri di poterlo ammettere.

giovedì, aprile 09, 2009

mercoledì, aprile 08, 2009

Non vedo l'ora di cominciare!!!

E' stato un marzo favoloso!!!

Tutto ha incominciato a prendere forma già dal primo giorno, ...vedere il bicchiere mezzo pieno, mi ha illuminato il resto.
Ho passato delle splendide serate con amici e amiche.

Qualche sera fa io, Jess, Luca, la sorella di Luca e Fabrizio B., ci siamo ritrovati per un incontro musicale alla Suoneria di Settimo Torinese, per assistere all'esibizione di Giorgio Li Calzi, trombettista jazz, già allievo del grandissimo Enrico Rava.
Dopo mezz'ora di attesa oltre l'orario e un inizio concerto probabilmente non molto nelle nostre corde, si decideva di spostarci in un locale notturno del simpatico paesello di periferia.
La musica a palla, ...e quando intendo a palla, intendo A PALLA, ...non permetteva nemmeno di colloquiare con i miei compagni di avventura, impegnati nel frattempo in danze sfrenate sopra i tavoli e sulle sedie.

"Brigitte Bardot, Bardot, ...Brigitte Peugeot, Peugeot"

...questa canzone la ricorderò per un bel po', ...anche se questa frase può avere senso solo per una persona.
Dopo un'ora scarsa le mie orecchie mi avrebbero chiesto ufficialmente lo sfratto dalla mia testa se non fossi scappato da quella musica assordante.
Cosa che ho fatto, ...fortunatamente non da solo.
Questa è la mia grande fortuna, ...avere degli amici comprensivi.

Grazie ragazzi, ...vi voglio bene, ...anche le mie orecchie ringraziano.

Approfitto dell'occasione per ringraziare anche Fabio A., l'uomo dei Carpazi, per la serata pizza-bowling, ...nella quale ho potuto rincontrare il mitologico Paul, Stefano & Lucia, Guido, ...nonchè Bob and many others.
Dopo il primo strike, ...che vi dirò, mi ha un po' illuso, ...la mia personalissima gara è stata piuttosto al di sotto delle aspettative.
Ciò nonostante sono arrivato secondo, dopo un grandissimo e bravissimo Paul.

Tra un divertimento e una serata in allegra compagnia, il mio progetto musicale ha subito una battuta d'arresto, ...niente paura, si tratta solo di un momento fisiologico, ...ben presto ritornerò in sella, con la registrazione del mio primo brano dopo "Il delitto è servito".
E non solo, ...dopo Pasqua mi aspetta una nuova avventura ed una nuova collaborazione.

Non vedo l'ora di cominciare!!!

domenica, aprile 05, 2009

Buon compleanno, Bobo


Caro amico mio, forse non te lo ricordi, ...ma se ho iniziato ad amar la musica, un po', ...è anche colpa tua.

Tanti auguri Roberto, che la felicità possa riempire il tuo cuore.